Secondo dati AIFI, associazione del private capital, nel primo semestre sono stati erogati alle Pmi italiane 3,4 miliardi di crediti da soggetti non bancari.
I fondi di private debt (che investono in minibond oppure che finanziano direttamente le Pmi italiane) non avevano mai raccolto come nei primi sei mesi del 2021 e nemmeno realizzato tanti investimenti.
“I dati del primo semestre dimostrano la necessità in Italia di operatori che investano sul debito” – ha dichiarato Innocenzo Cipolletta, Presidente AIFI. “Il taglio medio e la tipologia di imprese su cui il private debt si concentra sottolineano che il tessuto imprenditoriale del nostro Paese è sano, ma ha bisogno di investitori che supportino le aziende a realizzare i propri progetti di crescita e internazionalizzazione”.
Nel primo semestre del 2021 la raccolta è triplicata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attestandosi a 642 milioni di euro (contro i 209 milioni nel primo semestre 2020).
Tale dato rappresenta il valore più alto mai registrato non solo in un singolo semestre, ma anche se confrontato agli interi anni passati.
Guardando alla provenienza geografica, la componente domestica ha rappresentato l’86% del totale.
Nella prima parte dell’anno sono stati investiti 769 milioni di euro, +74% rispetto al primo semestre del 2020. Il numero di sottoscrizioni è stato pari a 356 (+139%). Si tratta del semestre con i valori più alti mai registrati, anche paragonata agli anni precedenti la pandemia.
Escludendo le piattaforme di lending, i soggetti domestici hanno realizzato il 91% del numero di operazioni, mentre il 67% dell’ammontare è stato investito da operatori internazionali.
Il 53% delle operazioni sono state finanziamenti, mentre il restante 47% sottoscrizioni di obbligazioni.
Sempre al netto delle piattaforme, la durata media è di 6 anni mentre considerando le dimensioni delle sottoscrizioni, il 92% dei casi ha riguardato operazioni con un taglio medio inferiore ai 10 milioni di euro. Il tasso d’interesse medio è stato pari al 4,6%.
A livello geografico, la prima Regione resta la Lombardia, con il 28% del numero di operazioni, seguita dalla Campania con l’11%.
Con riferimento alle attività delle aziende target:
A livello di dimensione delle aziende target, l’88% degli investimenti ha riguardato imprese con meno di 250 addetti.
Nel primo semestre del 2021, le società che hanno effettuato rimborsi sono state 134 (62 nello stesso periodo dell’anno precedente), per un ammontare pari a 204 milioni di euro (+66% rispetto ai 123 della prima parte del 2020), il secondo dato più alto mai registrato in un singolo semestre (dietro al secondo semestre del 2020). Il 79% del numero di rimborsi ha seguito il piano di ammortamento.
Fonte: AIFI
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